Come ha scritto la filosofa Giorgia Serughetti, il concetto di donna oggi più che mai è una questione aperta. Una questione controversa che può essere riassunta nel tema sollevato da Judith Butler a proposito del “posto” delle donne trans nel movimento e la loro possibilità di definirsi, appunto, donne.
Al centro del conflitto, c’è la definizione di “genere” e soprattutto di “identità di genere”.
Da una parte c’è il transfemminismo che mette in discussione il binarismo sessuale e di genere, intrecciando le lotte femministe e quelle queer, dall’altra la parte del movimento femminista che si definisce “gender critical” secondo cui la categoria “donna” è attribuibile solo ed esclusivamente alle persone assegnate femmine alla nascita.
Ma quanto è cambiato e in che modo si è evoluto il concetto di “donna” in 50 anni di rivoluzioni transfemministe.
Possiamo immaginare un mondo trans-genere, cioè oltre i generi imposti dalla società e dalla cultura eterocispatriarcale?
E se al contrario le categorie di genere hanno ancora un senso, è possibile declinarle al plurale piuttosto che al singolare?
Ne parleremo venerdì 15 marzo alle 18.30 a Siena presso l’Auditorium del Santa Chiara Lab (Via Val di Montone, 1) durante l’evento FEMMINILE PLURALE organizzato da Arcigay e Arcigay Siena – Movimento Pansessuale in collaborazione con Santa Chiara Lab, Non Una di Meno Siena, Atelier Vantaggio Donna e Corte dei Miracoli nell’ambito del calendario di iniziative per l’8 marzo promosso dalla Provincia di Siena.
Con noi ci saranno Vladimir Luxuria attivista, scrittrice, opinionista che a breve vedremo alla conduzione del programma televisivo “L’Isola dei Famosi” e Natascia Maesi presidente nazionale di Arcigay.
Sono benvenuti i contributi di tutte, tutti e tuttu.